L’antiruggine è un prodotto fondamentale per proteggere dalla corrosione tutte le strutture in ferro che rimangono sempre all’aria aperta come i cancelli, le ringhiere dei balconi o i mobili da giardino.
Come noto la ruggine è antiestetica e crea problemi alle strutture in metallo che si possono deteriorare molto in fretta. Infatti la vernice non è sufficiente a preservare in buono stato un materiale che rimane esposto agli agenti atmosferici. L’antiruggine crea una patina che protegge i materiali, per questo va usato come base protettiva prima della stesura della vernice.
In questo articolo analizziamo a fondo come funziona l’antiruggine, quando e come usarlo e quanti tipi se ne trovano in commercio.
Contenuti dell'articolo
Tipi di antiruggine
I prodotti antiruggine attualmente in commercio possono prevenire la formazione della ruggine o riescono ad eliminare quella già presente.
L’antiruggine contiene diversi elementi come il minio, lo zinco e il piombo e si può trovare in vendita sotto forma di smalto, vernice o prodotto spray. Tra le soluzioni più rapide ed efficaci ci sono gli antiruggine spray, versatili e capaci di creare una pellicola efficace sul metallo.
Il primer è l’antiruggine per eccellenza. Il composto formato da solfato di piombo, va steso sulle superfici prima di verniciarle, in modo da difenderle dalla formazione della ruggine. Per difendere le grandi strutture industriali sono utilizzati antiruggine al minio di piombo. Entrambe queste soluzioni non sono utilizzate in ambito domestico per la presenza di piombo che le rende tossiche. In vendita si trovano anche delle vernici antiruggine sintetiche che contengono nitro ma prive di piombo.
Oggi si trovano anche vernici, ottime per verniciare cancelli, che hanno le stesse caratteristiche dell’antiruggine, ovvero proteggono e isolano il ferro e il metallo dalla ruggine. Allo stesso modo agiscono altri prodotti come l’olio e lo smalto antiruggine.
Alcuni tipi di vernici si possono applicare anche direttamente sulla ruggine in quanto riescono a bloccarne la diffusione senza doverla prima rimuovere. Esistono anche dei prodotti a base di acido tannico, chiamati convertitori di ruggine (vedi quali sono), che trasformano la ruggine in un velo rigido, duro e resistente.
Il mercato offre molte tipologie di antiruggine, compresi quelli in grado di unire insieme il metallo e la ruggine andando a creare una patina protettiva sulla quale poi applicare il colore.
Cos’è la ruggine
Tutti abbiamo presente la ruggine, di colore rossastro che tende a “mangiare” i metalli, formando le caratteristiche bolle. La ruggine intacca le superfici quando vengono in contatto con un mix di acqua, anidride carbonica e ossigeno. Quando questo avviene il materiale è sottoposto ad un processo ossidativo che lo danneggia. Nel tempo, a causa della corrosione in atto, il metallo tende a sfogliarsi. L’antiruggine preserva i materiali sui quali viene applicato dalla formazione della ruggine, perché crea una patina protettiva.
Come applicare l’antiruggine su una superficie
Per ottenere risultati soddisfacenti è fondamentale pulire bene il fondo da trattare eliminando la ruggine visibile. Solo dopo si può pensare di utilizzare l’antiruggine sulla superficie interessata. La stesura del prodotto è diversa se viene fatta su una superficie da verniciare o su un materiale già provvisto di vernice.
Superficie nuda
Su un oggetto cosiddetto nudo conviene prima passare un inibitore della ruggine. Quando è asciutto si applica l’antiruggine e si attende il tempo di asciugatura, anche fino a 12 ore. A quel punto si può procedere con la prima mano di vernice e poi a seguire con la seconda.
Superficie verniciata
Se la vernice è ancora in buono stato non occorre rimuoverla completamente. Si può livellare la superficie soltanto dove ci sono tracce di ruggine o dove ci sono le bolle. Qui si agisce poi passando un inibitore della ruggine e poi l’antiruggine. Una volta che il prodotto anti corrosione è asciutto, il consiglio è quello di carteggiare delicatamente le zone trattate, prima della stesura della vernice.
Nel caso invece che la vernice presente appaia danneggiata per fare un bel lavoro conviene rimuoverla. Bisogna utilizzare un apposito prodotto sverniciatore, che può essere a base chimica o a fiamma. Effettuata questa operazione la superficie sarà pulita e si procede come sopra: prima si passa l’inibitore, poi l’antiruggine e da ultimo la vernice.
Come rimuovere la ruggine
Molte superfici prima di essere verniciate vanno ripulite dalla ruggine, in modo da renderle lisce e uniformi. Per togliere la ruggine puoi utilizzare molti sistemi, fra cui spugne in ferro, carta vetrata o mezzi più veloci come il trapano avvitatore (su cui fissare le spazzole metalliche), la levigatrice o la smerigliatrice. Se vuoi conoscere tutti gli altri metodi puoi leggere la procedura completa che spiega come togliere la ruggine dal cancello e dai balconi.
In molti casi funzionano anche rimedi naturali, economici e semplici da adottare a casa. Per cancellare la ruggine si può ricorrere ad un preparato a base di sale e succo di limone. Si uniscono in un contenitore tre parti di sale ed una di limone fino a formare una pasta piuttosto densa. Con un pennello si applica sulla ruggine e si lascia agire 30 minuti. Dopo questo tempo si toglie con un panno e si vedrà che sarà impregnato dalla ruggine.