Come riparare un bollitore d’acqua elettrico

Come riparare un bollitore dell’acqua? Probabilmente questa domanda è abbastanza comune tra gli habitué del nostro piccolo elettrodomestico.

Ciò forse perché, visto il costo esiguo dell’apparecchio, affidare il bollitore alle sapienti mani di un tecnico è una scelta poco saggia: il costo del suo intervento, fuori garanzia, supererebbe infatti quello dell’elettrodomestico.

In molti allora risolvono rimpiazzando il vecchio con il nuovo, molti altri se solo sapessero come fare, proverebbero invece a riparare il loro elettrodomestico risparmiando così del denaro.

Conviene riparare un bollitore?

Sin tanto che si tratta di eseguire delle semplici operazioni di manutenzione e pulizia (su cucinatecnologica.it trovi una guida su come pulire il bollitore eletttrico) magari sì. Per quanto il costo dell’apparecchio sia esiguo comprarne uno nuovo ad ogni accenno di guasto potrebbe infatti rivelarsi dispendioso.

Certo, se i costi relativi all’acquisto di nuove componenti diventassero eccessivi, se si sapesse già a priori di non possedere determinate abilità tecniche e manuali e se si preferisse non invalidare la garanzia allora sarebbe meglio rivolgersi ai centri assistenza o comprare un nuovo elettrodomestico.

Come funziona un bollitore elettrico

Prima di capire come riparare un bollitore d’acqua in panne è utile conoscerne i meccanismi che ne consentono il funzionamento. Niente paura: non si tratta di complicati principi scientifici, ma solo di qualche passaggio logico.

Vi basti sapere che a prescindere dalla qualità e dal costo dell’apparecchio, nel corpo macchina sarà sempre presente una parte riscaldante. A questa verrà immancabilmente collegato un termostato che consterà nella stragrande maggioranza dei casi di un piatto bimetallico.  Una volta attivato il dispositivo, il riscaldatore tubolare innalzerà progressivamente la temperatura del liquido qui contenuto. Se ne ricaverà del vapore che, una volta raggiunto il termostato, indurrà l’apparecchio a spegnersi automaticamente.

I guasti più frequenti

I bollitori, come qualsiasi altra tipologia di elettrodomestico, sono soggetti a malfunzionamenti più o meno importanti.

Se qualcuno volesse compilare una lista dei difetti associabili a questo macchinario si accorgerebbe però che alcuni ricorrono con maggiore frequenza rispetto ad altri. Nel dettaglio diremo che tali problemi riguardano essenzialmente dei guasti legati alla “funzione on-ff”, al surriscaldamento del termostato, all’incalorimento eccessivamente lento del liquido o all’improvviso travaso di acqua dal corpo macchina.

Vediamo come porre rimedio a questi inconvenienti.

I malfunzionamenti legati alla “funzione on-ff”

Sotto la voce “malfunzionamenti legati alla funzione on-ff” dobbiamo includere tre diverse tipologie di guasto: la macchina che non si accende, che non si spegne o che si spegne anzitempo.

Non si accende

Quando il bollitore non si accende invece il problema potrebbe risiedere nei cavi, nella spina, nei contatti o nell’interruttore. Si procederà quindi esaminando con un tester ciascuna delle parti menzionate, pulendo eventualmente i contatti mediante della carta vetrata a grana fine e, se necessario, sostituendo l’interruttore. Anche in questo caso in rete sarà possibile reperire molti video specifici.

Non si spegne

Può anche succedere che l’apparecchio non riesca a spegnersi. Diverse sono le ragioni per cui ciò accade. Prima di intervenire sull’elettrodomestico controlla innanzitutto che il coperchio sia chiuso ermeticamente e che il foro da cui esce il vapore non sia ostruito. Qualora il malfunzionamento del bollitore non fosse ascrivibile alla chiusura del sistema o all’assenza di sfiato, il guasto dovrà essere ricercato nel termostato. Sarà quindi necessario smontare del tutto la macchina e sostituire il pezzo con un nuovo componente. Per essere sicuri di non danneggiare il bollitore il suggerimento è quello di procedere con estrema delicatezza e di affidarsi ad un buon tutorial online che spieghi le particolarità della marca e del modello in uso.

Si spegne prima

In quest’ultimo caso il problema deriva essenzialmente da un danno ai riscaldatori. In poche parole il fusibile che di norma interviene nel caso in cui dovesse verificarsi un surriscaldamento entra in funzione anche quando non dovrebbe. Ciò avviene perché i riscaldatori di cui sopra necessitano di una buona pulizia senza la quale produrranno sempre un eccessivo calore. Il sistema, per ragioni di sicurezza smetterà in questo caso di funzionare prima di aver adeguatamente riscaldato il liquido contenuto nel bollitore.

Surriscaldamento del termostato

A volte i bollitori funzionano male perché l’elemento riscaldante tende a raggiungere alte temperature. Sarà necessario allora smontare l’intero sistema ed effettuare nuovamente gli opportuni collegamenti elettrici avvalendosi di tester e saldatore.

Un riscaldatore bruciato invece deve, quando possibile, essere sostituito.

Il liquido si riscalda lentamente

Quando l’acqua contenuta all’interno del bollitore aumenta la sua temperatura con eccessiva lentezza il problema risiede in genere nell’elemento riscaldante. Questo significa che, esitando ad intervenire, presto anche i contatti di altre parti potranno subire dei danni.

La procedura da attuare in questi casi è abbastanza semplice: basterà pulire bene, magari mediante appositi prodotti, il serbatoio della macchina.

Perdite d’acqua

Quando il corpo macchina trasuda acqua bisogna innanzitutto verificare che tutti gli elementi del congegno siano ben avvitati e che le guarnizioni funzionino a dovere.

Si procederà quindi utilizzando per qualche minuto l’apparecchio sin tanto che il problema non si risolva da solo. Se ciò non dovesse avvenire si potrebbe intuire che il danno risiede con buona probabilità nella caldaia che va quindi sostituita.