In questo articolo spiego come scaldare l’acqua della piscina domestica portandola da 20 a 30 gradi nel modo più veloce possibile, con un metodo economici e alla portata di tutti.
Come sanno tutti quelli che hanno una piscina in giardino, è possibile utilizzarla solo durante l’estate, perché solo in questa stagione l’acqua ha una temperatura accettabile. Parlando di piscine domestiche, dove per via delle dimensioni non puoi nuotare ma praticamente stai a mollo, per temperatura accettabile intendo almeno 30 gradi.
Ci sono molti modi per raggiungere questo obiettivo, ma quelli davvero validi sono troppo costosi o troppo complicati da realizzare, impedendo a molte persone di risolvere questo problema. Dopo diversi tentativi, ho trovato un sistema semplice ed economico per raggiungere questo risultato. Se vuoi sapere qual è, senza leggere tutto l’articolo, ti basterà sapere che per utilizzare la piscina anche di mattina dovrai acquistare:
- un tubo per l’irrigazione da 100 metri (lo trovi qui)
- un temporizzatore per l’irrigazione automatica (solo questo modello)
Per conoscere i particolari di questo metodo vai direttamente alla lettura della migliore soluzione per riscaldare l’acqua della piscina, se invece hai un paio di minuti continua a leggere.
Contenuti dell'articolo
Al mattino l’acqua della piscina è troppo fredda
Qualunque sia la temperatura esterna raggiunta durante il giorno, questa scende anche di decine di gradi durante la notte e la stessa cosa avviene per l’acqua della piscina. Anche in una piscina gonfiabile di 2,20 x 1,50 metri (come questa), che ha una portata di 500 litri di acqua, alle 10 di mattina la temperatura dell’acqua sarà intorno ai 20 gradi, rendendo la piscina inutilizzabile per tutta la mattina.
Servirà tanto sole ed una temperatura molto alta per riuscire a fare il bagno in un’acqua dalla temperatura accettabile, cosa che potrà avvenire nel pomeriggio ma che potrebbe anche non succedere. Per esempio nel momento in cui scrivo questo articolo, con giornate in cui si raggiungono i 30 gradi e notti sotto i 20, con i soli raggi solari la temperatura dell’acqua arriva al massimo intorno ai 25 gradi.
Ovviamente più è grande la piscina, pensiamo a quelle da 4 metri, e più sarà difficile riscaldare l’acqua, anche se bisogna considerare che nelle piscine più grandi ci si può muovere molto di più e quindi permettere al corpo di sopportare l’acqua fredda. Un po’ come avviene quando ci tuffiamo in mare e dopo i primi attimi di smarrimento, basta nuotare per rendere quella stessa temperatura sopportabile.
Quindi è necessario trovare un sistema per riscaldare l’acqua, non tanto per poter utilizzare la piscina nelle stagioni meno assolate, cosa che credo di difficile realizzazione e nel caso molto faticosa, ma perlomeno per poterla utilizzare d’estate anche quando la temperatura esterna non supera i 30 gradi e quella della piscina di conseguenza non è così gradevole da passarci del tempo. A questo punto è importante capire come far aumentare la temperatura dell’acqua il più presto possibile.
Come riscaldare l’acqua della piscina
Esistono diversi metodi che promettono di aumentare la temperatura dell’acqua in una piscina privata. Solitamente si tratta di soluzioni già pronte all’uso che sfruttano l’energia solare oppure di dispositivi costosi che consumano anche molta energia elettrica.
Mentre i dispositivi solari, a fronte di qualche centinaia di euro per acquistarli, si rivelano spesso insufficienti a riscaldare velocemente l’acqua della piscina, i dispositivi elettrici come i riscaldatori, costano intorno ai 2000 euro e consumano tanta energia. In pochissimi spenderebbero tanto per riscaldare l’acqua di una piscina da giardino.
Pannelli solari: buoni come aiuto iniziale e per mantenimento della temperatura
Per quanto riguarda i dispositivi solari, in questi anni ne ho provati alcuni e non ho riscontrato grandi miglioramenti dal loro utilizzo. Non nego che ci fossero dei miglioramenti rispetto al non utilizzarli ma un pannello solare non era comunque sufficiente a riscaldare velocemente l’acqua della piscina ed a raggiungere i 30 gradi.
E’ innegabile che l’acqua contenuta all’interno di questi pannelli si riscaldi grazie ai raggi solari. Però quando viene azionata la pompa a filtro a cui sono collegati, l’acqua circola troppo velocemente all’interno dei pannelli per riuscire a riscaldarsi abbastanza. Quindi l’acqua che dalla piscina attraversa questi pannelli solari, ritorna nella piscina più o meno alla stessa temperatura, non contribuendo, se non impercettibilmente al suo aumento.
Probabilmente si potrebbero avere risultati migliori collegando fra loro molti pannelli, ma non credo che il maggiore tempo di permanenza dell’acqua attraverso 6 pannelli piuttosto che in uno, sia sufficiente per portare velocemente l’acqua della piscina ad almeno 30 gradi. Per avere dei risultati decisivi servirebbe che l’acqua resti ferma almeno una decina di minuti nel pannello, in modo che i raggi solari abbiano il tempo di riscaldarla sufficientemente, e solo successivamente immetterla nella piscina.
A questo punto, considerando i costi per l’acquisto di più pannelli e i metri quadri di erba in giardino da sacrificare, pur non rappresentando ugualmente una soluzione al problema, meglio utilizzare un tubo per l’irrigazione di qualche centinaio di metri, che costa meno ed occupa meno spazio.
Tubo irrigazione: acqua bollente ma non sufficiente
In questi anni ho notato che l’acqua contenuta nel tubo per l’irrigazione, che sta poggiato su un vialetto di cemento, era bollente e bastava svuotarla ogni 10 minuti per avere a disposizione altra acqua bollente al suo interno. Però i 10 litri di acqua bollente presenti nel tubo (più o meno mezzo secchio), nonostante i loro 40-45 gradi, erano pochi per alzare velocemente la temperatura dei centinaia di litri di acqua già presenti in piscina. Praticamente servivano diversi secchi e diverse ore per raggiungere e poi superare i 30 gradi.
Così ho pensato che un altro tubo sarebbe migliorata la situazione e questa volta, pur se il tubo verde è andato benissimo, ho acquistato un tubo di irrigazione nero in PVC di 100 metri. Potendo disporre di due tubi, ovviamente ci sono stati dei miglioramenti, però nemmeno così ho raggiunto i risultati che volevo, pur avendo dimezzato i tempi visto che potevo versare circa 20 litri di acqua alla volta.
Il motivo è dovuto al fatto che l’acqua acqua contenuta all’interno dei tubi, a cui bastavano meno di 10 minuti per riscaldarsi, restava imprigionata senza essere immessa in piscina, fin quando non aprivo nuovamente la fontana del giardino. Per esempio scaricando l’acqua contenuta nei tubi una volta ogni ora, in tre ore avrei scaricato in piscina solo 60 litri di acqua a 40-45 gradi, che andava a mischiarsi con almeno altri 300 litri di acqua a 20 gradi o poco più, visto che nel frattempo si riscaldava grazie al sole. Serviva una soluzione automatizzata, così ho pensato di cercarla fra i prodotti che si usano nel giardinaggio per l’irrigazione.
Temporizzatore per irrigazione: l’aiuto determinante per avere risultati
Per questo motivo quest’anno ho acquistato un temporizzatore per irrigazione automatica a breve termine. Diversamente dalla maggiorparte dei temporizzatori che hanno l’impostazione di frequenza minimo di 1 ora, questo è l’unico che ho trovato che abbia una frequenza che parte da 30 secondi e varia di pochi minuti alla volta.
In questo modo, selezionando un tempo di esecuzione di 1 o 2 minuti, a seconda della temperatura della giornata, potrò scegliere la frequenza di erogazione dell’acqua impostandola su intervalli di tempo sufficienti a versare automaticamente nella piscina, l’acqua bollente presente del tubo.
Credo che con questo sistema farò degli enormi passi avanti, potendo scaricare 10 litri di acqua a 40 gradi o più ogni 1, 2 o 5 minuti, riuscendo così a raggiungere molto velocemente i 30 gradi, potendo fare il bagno anche a mezzogiorno e non più alle 3 o 4 del pomeriggio.
La migliore soluzione fai da te per riscaldare l’acqua della piscina
Quindi la migliore soluzione fai da te per riscaldare velocemente l’acqua della piscina del giardino, consiste in una combinazione di diversi elementi: l’utilizzo di un tubo di irrigazione nero in PVC, da poggiare possibilmente sul cemento e l’utilizzo di un temporizzatore per irrigazione automatica a breve termine, che permetta con frequenza di pochi minuti e run time altrettanto breve, di scaricare l’acqua bollente al suo interno.
Avendo cura di coprire la piscina per la notte, in modo da rallentare la dispersione termica, e impostando il temporizzatore per uno scarico di 1 o 2 minuti ogni 5 minuti nelle calde giornate di sole, il tubo scaricherà acqua per 12 volte in un’ora. Siccome sappiamo che il tubo scarica in quel minuto circa 10 litri, questo significa che in un’ora entreranno in piscina 120 litri di acqua bollente (più o meno a 45 gradi), perciò in un paio di ore avrai portato l’acqua della tua piscina a 30 gradi.