Come togliere la ruggine dal cancello e dai balconi

Le strutture metalliche subiscono nel tempo una naturale ossidazione e se esposte alle intemperie, come cancelli e balconi, la comparsa della ruggine avviene molto più velocemente.

Pioggia, gelo, neve ma anche le temperature elevate dell’estate infatti, compromettono lo stato di salute di cancellate, ringhiere, grate e tutto ciò che può ossidarsi. Ecco che allora bisogna correre ai ripari e provvedere a eliminare la ruggine e quei segni rossastri che compaiono sul metallo. Vediamo in questo articolo come rimuovere la ruggine e far tornare come nuovo il cancello e gli altri elementi metallici colpiti dall’ossidazione.

Materiale per rimuovere la ruggine

Per eliminare la ruggine occorre avere i seguenti attrezzi:

  • levigatrice o smerigliatrice
  • spazzola in ferro
  • convertitore di ruggine
  • carta vetrata
  • antiruggine

Rimozione della ruggine

E’ fondamentale provvedere alla rimozione dello strato superficiale di ruggine che ha colpito il metallo, comprese le macchie più piccole. L’accurata pulizia è alla base di una buona riuscita del lavoro, compresa una più lunga durata nel tempo di cancelli e balconate. Per togliere la ruggine ci sono due sistemi. Quello manuale, da eseguire con la carta vetrata, e quello con l’ausilio di un attrezzo elettrico.

Nel primo caso occorrerà più tempo e pazienza e bisognerà procedere eliminando prima le incrostazioni di ruggine più grandi. A seguire non bisogna tralasciare nemmeno le piccole tracce rugginose e toglierle completamente. Se la parte da pulire è molto grande l’ideale è utilizzare degli attrezzi elettrici come una buona levigatrice o una smerigliatrice angolare, perfette per svolgere il lavoro in modo più veloce e rapido. In entrambi i casi è consigliato indossare guanti, occhiali di protezione e mascherine antipolvere.

Un metodo alternativo, per eliminare la ruggine persistente che manualmente non si riesce a staccare, è il convertitore di ruggine (puoi trovarlo su Amazon). Si tratta di una sostanza composta da resine sintetiche che blocca l’avanzare dell’ossidazione. In pratica rende la ruggine una patina protettiva compatta e facilmente verniciabile.

Stuccatura della superficie

Dopo aver pulito a fondo la superficie in metallo ci si potrebbe accorgere della presenza di piccole crepe o di buchi. In questo caso prima di procedere con il trattamento antiruggine è meglio dedicarsi alla stuccatura del ferro. In commercio esistono prodotti pronti all’uso, facili da applicare. Per il ferro sarebbe meglio utilizzare lo stucco metallico (vedi qui se ci sono offerte), un prodotto mirato, che però richiede una certa manualità. Bisogna miscelarlo ad un catalizzatore, che di solito è incluso nella confezione. Al termine della stuccatura è necessario pulire la superficie con un panno imbevuto di solvente. Poi si lava per togliere eventuale sporcizia e si lascia asciugare. A questo punto è possibile effettuare il trattamento antiruggine.

Applicare l’antiruggine

I prodotti antiruggine che si trovano sul mercato sono specifici per contrastare il formarsi della ruggine. Sono a base di sostanze chimiche come la soda, la trielina e l’acido citrico. Sono in grado di creare una pellicola inossidabile sulle strutture in metallo che le protegge nel tempo.

Sulle superfici di piccole dimensioni si può usare un antiruggine per ferro spray (scegli qui quello che preferisci). E’ una soluzione perfetta per assicurare la diffusione del prodotto anche nelle cavità più piccole e difficilmente raggiungibili.

L’antiruggine sintetico si stende con il pennello e non è altro che la vernice a base di solvente. Impiega da 1 a 4 ore per asciugare e può essere dato in più mani.

Poi ci sono prodotti industriali e professionali come l’antiruggine nitro. E’ composto da nitrocellulosa e tra le sue proprietà ha quella di un’asciugatura molto rapida.

Verniciatura

Il cancello o l’inferriata adesso potranno essere verniciati. Si possono adoperare sia gli smalti all’acqua che quelli a solvente adatti al metallo, entrambi ottimi prodotti. Forse è meglio prediligere quelli all’acqua perché sono più naturali e rispettosi dell’ambiente. Inoltre anche per un fattore di praticità: i pennelli al termine della verniciatura si lavano con semplice acqua senza bisogno di solventi o acquaragia.

Ricordiamo che per verniciare un cancello o un balcone facendo un bel lavoro, sono necessarie almeno tre mani di vernice da passare quando la superficie è perfettamente asciutta. Un trucco per stendere bene il colore è quello di dare grandi pennellate, tirando bene la vernice. Prima di passare il prodotto è sempre meglio controllare le indicazioni d’uso riportate sulla confezione.