Laccatura del legno: come laccare un mobile

La laccatura è un sistema di verniciatura che si effettua con la lacca, una particolare vernice poliuretanica coprente colorata. E’ un tipo di pittura che copre e nasconde le venature naturali del legno.

Tipologie di laccatura

La laccatura si può applicare a diverse essenze legnose come il mdf, il massello o il truciolare ricoperto in melaminico. La lacca può donare al legno differenti livelli di brillantezza che vanno dall’extra lucido all’ultra opaco.

Si asciuga con l’evaporazione dei solventi e tende a indurire in modo da dare al legno una finitura resistente che dura nel tempo. A seconda degli effetti che si desiderano ottenere, la laccatura può essere goffrata, opaca, satinata o lucida.

La laccatura goffrata è antigraffio e resistente e la superficie alla vista e al tatto appare ruvida e opaca. La laccatura opaca assorbe la luce, mentre quella satinata produce una sensazione di morbidezza e un effetto di velluto e seta al tatto. La laccatura lucida invece regala un effetto specchio che riflette gli oggetti.

Preparare il legno alla laccatura

Prima di verniciare un mobile è necessario predisporre lo stesso a ricevere il trattamento e la prima cosa da fare è rimuovere la vecchia vernice. Si comincia pulendo e levigando la superficie per poi togliere il colore presente. E’ molto pratico disporre di uno spazio agevole in cui lavorare, senza dimenticare di sistemare un telo protettivo sotto ogni cosa. Per eliminare la vernice preesistente si possono usare la carta vetrata, uno sverniciatore chimico, una pistola termica o la soda caustica.

Carta vetrata

La carteggiatura è uno dei sistemi più performanti e diffusi per togliere dalla superficie del legno la vecchia vernice. Si inizia utilizzando una carta vetrata a grana grossa, come può esserlo la grana 120, per poi terminare il lavoro con una a grana fine. Gli amanti del fai da te sanno bene che con un lavoro certosino e di pazienza si ottengono risultati eccellenti. Grazie alla carteggiatura saranno visibili le venature naturali del legno che potrà poi ricevere il colore, e assumere un aspetto completamente nuovo.

Nel passare la carta a grana fine, che elimina eventuali segni del passaggio della carta a grana grossa, bisogna levigare con movimenti che seguano le venature del legno. Al termine si passa uno straccio pulito imbevuto di alcool per togliere le polveri, nemiche di una perfetta verniciatura.

Sverniciatore chimico

Lo sverniciatore chimico è una tipologia di prodotto che può essere steso con una spatola o un pennello. Poi viene tolto dalla superficie interessata dopo il tempo di posa, tramite un raschietto. E’ utile in particolare per rimuovere il colore da quegli oggetti verniciati, in condizioni non propriamente buone.

Pistola termica

Anche la pistola termica serve per asportare la vecchia pittura da un mobile in legno. Funziona grazie ad un getto di aria calda che puntato sulla vernice la rende debole, in modo da rimuoverla poi facilmente con un raschietto.

Soda Caustica

E’ una sostanza abrasiva, pericolosa e aggressiva da usare con attenzione. Può essere molto nociva sia per chi la adopera che per la superficie da trattare. E’ in ogni caso un prodotto che serve per asportare la vecchia vernice.

Scelta della pittura

La fase della laccatura inizia con la scelta della pittura. Può essere uno smalto a solvente, per una finitura molto compatta e lucida, oppure una vernice acrilica all’acqua. Se si utilizza quest’ultima non bisogna sovrapporre le pennellate e seguire sempre il senso di verniciatura. Per passare più mani di colore è il caso di far asciugare bene la mano precedente.

Laccare il mobile

La lucidatura in sé consiste nel trattare la superficie con olio di lino cotto e un tampone. Dopo averlo passato si lascia asciugare molto bene, almeno 24 ore. Per ottenere un mobile dall’aspetto lucido e brillante si procede poi con gommalacca e olio di lino. Si sciolgono insieme i due prodotti e si stende il composto con un tampone o un panno che non lasci fili o pelucchi.

Anche in questo caso è opportuno non passare il prodotto dove è già stato steso e seguire un andamento uniforme. Al termine attendere che l’asciugatura sia completa. Infine passare sul mobile una paglietta d’acciaio molto fine per avere un effetto specchio. E’ consigliata una seconda mano di prodotto ed il mobile avrà un aspetto nuovo e molto soddisfacente.

Qualità della laccatura

Esistono tre diverse procedure per laccare un mobile che determinano qualità del trattamento e prezzi differenti tra loro. Vediamo quali sono.

Laccatura economica

Il legno con questo tipo di verniciatura non viene trattato preventivamente e la superficie appare con tutte le sue imperfezioni. Si stende direttamente lo smalto o la vernice poliuretanica sul legno. E’ un procedimento poco costoso perché la laccatura non viene spazzolata e il risultato è una stesura poco uniforme, non liscia e nemmeno molto spessa.

Laccatura con spazzolatura

Anche in questo caso le imperfezioni del legno rimangono visibili, pur facendo a fine verniciatura una spazzolatura. Questa permette di eliminare le imperfezioni più grossolane dovute alle polveri. E’ una via di mezzo tra la laccatura economica e quella poliestere, anche nel prezzo.

Laccatura poliestere

Il trattamento migliore è la laccatura poliestere a base di vernice poliuretanica e poliestere. E’ la laccatura dai prezzi più elevati che copre in maniera ottimale il legno. Dona spessore, omogeneità e un’ottima resistenza agli urti. La superficie trattata appare liscia perché la vernice poliestere contiene indurente, catalizzatori e resina.

Conclusioni

Ricordiamo che la brillantezza di un oggetto si misura in gloss, il cui indice va da o a 100%. Il glossmetro, che misura la riflessione speculare, è lo strumento utile alla misurazione. Nel caso della laccatura a specchio si hanno 81 gloss. Per ottenere una superficie molto lucida servono cinque passaggi di verniciatura poliestere e altrettanti di lucidatura.