Manutenzione caldaia a condensazione

Le caldaie a condensazione stanno pian piano sostituendo le normali caldaie a gas perché rispetto a queste sono economiche, efficienti ed ecologiche. Tuttavia affinchè mantengano queste caratteristiche la manutenzione della caldaia a condensazione va effettuata almeno una volta all’anno.

Si tratta di un’operazione necessaria perché soltanto così sarà possibile preservare la caldaia da malfunzionamenti.

Cos’ è la caldaia a condensazione

Le caldaie a condensazione differiscono dalle normali caldaie nella differente gestione dei gas di scarico. Nelle prime sappiamo che vengono dispersi nell’aria attraverso la canna fumaria. Nelle caldaie a condensazione invece, come scrive nel suo sito www.altieriservice.com, azienda che gestisce impianti di riscaldamento, questi gas (principalmente vapore acqueo) non vengono dispersi nell’aria attraverso la canna fumaria ma restano all’interno della caldaia che ne estrae il relativo calore grazie ad uno scambiatore di calore. In pratica una caldaia a condensazione è in grado di condensare il vapore acqueo prodotto dai fumi di scarico. Durante questo processo si creano acque reflue che vengono smaltite attraverso i canali di scarico.

Vantaggi

La caldaia a condensazione consente di ridurre notevolmente i costi di gestione di una casa utilizzando, a parità di condizioni rispetto ad una normale caldaia, un minor quantitativo di energia per compiere il suo lavoro. D’altro canto questo apparecchio è sicuramente più riguardoso rispetto ad altre tecnologie ormai considerate retrò dei moderni dictat ambientali.

La caldaia a condensazione in poche parole inquina di meno rispettando di più l’ecosistema. Alla luce di ciò acquistare ed installare questo prodotto significa anche godere di incentivi statali e bonus fiscali destinati a chi decide di sfruttare in casa per il proprio sostentamento delle fonti energetiche pulite (p.es. i pannelli solari).

La manutenzione

Affinchè questa caldaia si mantenga funzionale, produttivo ed ecologico è necessario provvedere periodicamente alla sua manutenzione. In poche parole i proprietari di una caldaia a condensazione dovranno verificare (in prima persona o con l’aiuto di tecnici qualificati) la funzionalità del sistema almeno una volta ogni 12 mesi. Ogni due anni invece sarà necessario provvedere ad una disamina del rendimento di combustione avvalendosi allo scopo di un’attenta analisi dei fumi.

Revisione annuale

La manutenzione di una caldaia a condensazione passa, come abbiamo visto, da una revisione annuale. Tale revisione deve sempre essere effettuata tenendo conto delle specifiche indicazioni riportare sul libretto di installazione di cui è corredato l’oggetto. Esso, sempre presente nel package, deve essere scritto sia nella lingua ufficiale del paese di produzione sia in quella più diffusa nella nazione in cui viene venduto il prodotto. Su questo libretto sono presenti innanzitutto i dati relativi all’impianto in sé, quindi gli estremi dell’installatore o della ditta che si è occupata del montaggio, nonché l’iter di installazione, l’elenco dei controlli periodici a cui sottoporlo ed una panoramica di tutte le analisi di combustione sostenute.

Man mano che i tecnici interverranno sul sistema, poco importa se per effettuare dei controlli di routine o delle riparazioni vere e proprie, dovranno annotare scrupolosamente quanto è stato fatto sul libretto di cui sopra, in modo da creare negli anni una sorta di cartella clinica dell’apparecchio.

Attenzione: all’atto dell’acquisto il venditore, almeno nella maggior parte dei casi, fornirà al cliente la possibilità di avvalersi dei suoi tecnici specializzati per riparare o controllare periodicamente il prodotto.  In sintesi la ditta costruttrice o il rivenditore offrirà agli utenti un contratto di manutenzione. Tale documento avrà natura preventiva e programmata in modo tale da evitare dimenticanze e leggerezze e da garantire a lungo la perfetta funzionalità dell’elettrodomestico.

Tuttavia, soprattutto se non si è del tutto incompetenti in materia e se non si desidera far altro che verificare l’effettivo standard di funzionamento della propria caldaia a condensazione, si potrà procedere autonomamente a verificare che essa sia ancora in buona salute. Attenzione però: questa scelta comunque è sconsigliabile dato che non soltanto non si sarà mai sicuri della propria supervisione, ma non si potranno produrre da sé gli attestati da rilasciare al Comune o al fisco per mettersi in regola con le normative di settore o per godere di agevolazioni fiscali di sorta.

Se comunque si volesse o si fosse costretti a fare a meno dei tecnici andranno sempre verificate la pressione dell’acqua, la temperatura a cui lavora l’apparecchio, le valvole incluse nel sistema, le pompe, le pile ed il generale stato di pulizia del prodotto.

La caldaia a condensazione va bene per tutti?

La scelta di installare una caldaia a condensazione può essere ritenuta universalmente valida? La risposta purtroppo è negativa. Prima di optare per questo prodotto è infatti necessario valutare quali siano le dimensioni dell’impianto da realizzare anche in rapporto alle caratteristiche strutturali dell’edificio su cui esso dovrà agire. Utile è inoltre tenere conto dell’esatta posizione dell’immobile e delle effettive esigenze del richiedente.

Il suggerimento quindi è quello di pensare ed autorizzare l’installazione di una caldaia a condensazione soltanto dopo aver effettivamente chiesto dei pareri tecnici personalizzati, magari avvalorati da uno o più sopralluoghi e completati da qualche preventivo.