Quando lo scaldabagno perde acqua è indubbio che qualcosa non va come dovrebbe. Potrebbe trattarsi di un semplice problema di manutenzione o di un guasto più importante.
Dato che le cause per cui è possibile che si verifichi questo genere di intoppo sono molteplici e che in alcuni casi è consigliabile intervenire autonomamente risparmiando quindi i soldi destinati all’intervento del tecnico, ci è sembrato utile approfondire un po’ l’argomento. Nelle prossime righe quindi troverete spiegazioni, suggerimenti e consigli relativi alla manutenzione ed ai malfunzionamenti di un qualsiasi scaldaacqua.
Valvola di sicurezza scaldabagno
Come abbiamo detto, lo scaldabagno può perdere acqua da varie parti. Quando il problema sembra dipendere dalla valvola di sicurezza c’è una buona probabilità che ad essere danneggiato sia in effetti il regolatore di temperatura dell’elettrodomestico.
Un suo eventuale malfunzionamento determina infatti un conseguente problema alla resistenza dello scaldabagno. Essa finisce per spegnersi fuori tempo (in ritardo rispetto a quando sarebbe necessario) o addirittura per rimanere sempre in funzione. Chiaramente questo significa che l’acqua in circolo nel sistema è destinata ad andare in ebollizione e, di riflesso, che l’apparecchio è in qualche modo costretto a sopportare una pressione interna eccessiva. Onde evitare problemi di natura ben più grossa (e pericoli) i progettisti dotano quindi gli scaldabagni di valvole di sicurezza che, in un caso come quello appena descritto, permettono all’elettrodomestico di sfiatare e quindi di non esplodere.
Il suggerimento al verificarsi di un malfunzionamento di questa componente è quello di provvedere alla sostituzione del regolatore di temperatura, marchingegno il cui costo si aggira sulla decina di euro. L’operazione non deve per forza essere eseguita da un tecnico: basterà infatti disattivare momentaneamente l’erogazione domestica di elettricità, svitare il coperchio di plastica, rimuovere il vecchio pezzo e sostituirlo con quello nuovo. Se diffidate delle vostre abilità manuali, se non vi sentireste sicuri a procedere in prima persona alla riparazione dell’apparecchio o se questo fosse ancora in garanzia non esitate però a chiamare un tecnico. L’operazione del resto non dovrebbe nemmeno essere troppo costosa.
Attenzione però: potrebbe capitare che nonostante l’intervento lo scaldabagno continui a perdere acqua. In quel caso sarà necessario sostituire anche la valvola di sicurezza. Se ve la sentite di procedere autonomamente vi basterà chiudere i rubinetti generali dell’intero appartamento, attrezzarvi con una capiente bacinella da porre sotto il tubo d’ingresso del prodotto, svitare il vecchio pezzo ed avvitare il nuovo. Anche in questo caso però, se lo ritenete opportuno, affidate l’incarico ad un tecnico che provvederà alla riparazione dello scaldabagno senza richiedere cifre particolarmente esose.
Guarnizione resistenza scaldabagno
Può capitare invece che lo scaldabagno perda acqua dalla parte inferiore, ossia dalla guarnizione della resistenza. Nel tempo questa componente tende infatti ad allentare la sua tenuta. Del resto se si considera che essa è perennemente esposta ad alte temperature ed a pressioni degne di nota tutto ciò è anche comprensibile. Il pezzo in questione, per usura, finisce quindi per deformarsi e per non compiere più il suo dovere.
Le perdite dalla parte inferiore dello scaldabagno comunque possono anche essere dovute al regolatore di temperatura (ancora lui!). Secondo i meccanismi sopra descritti infatti quest’ultimo potrebbe causare un aumento di pressione all’interno del sistema cosa che, come abbiamo appena visto, agisce anche sulla guarnizione.
Il danno qui analizzato si verifica solitamente in apparecchi non proprio nuovissimi e, sebbene la sostituzione del pezzo in esame sia semplice e poco costosa, il consiglio è di rivolgersi per la riparazione dello scaldaacqua ad un tecnico specializzato. Perché? Semplicemente perché molto probabilmente l’apparecchio necessita in ogni caso anche di una bella messa a punto.
Se per il momento però voleste limitarvi a riparare il danno, la procedura da seguire è tutto sommato abbastanza semplice. Vi basterà svuotare lo scaldabagno (attenzione: esistono procedure ben precise per portare a termine questo compito), rimuovere tutti i possibili accumuli di calcare che troverete smontando l’elettrodomestico, togliere la resistenza e sostituire la guarnizione.
Mentre che ci siete, almeno questo è il nostro suggerimento, provvedete anche al cambio della resistenza e del regolatore di temperatura. Spendendo poche decine di euro avrete in casa un apparecchio praticamente nuovo che vi darà modo di stare tranquilli per molti anni.
Foto copertina by CC BY-SA 1.0, Collegamento.